Comitato Dora/Spina3

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E ora le strutture pubbliche!

L’8 giugno si è svolta presso lo Sporting Dora l’assemblea indetta dal Comune di Torino e dalle Circoscrizioni 4 e 5, presenti il Sindaco, gli Assessori e i Presidenti delle due Circoscrizioni.

Vi è stata una grande e positiva presenza di cittadini, interessati a partecipare, ma soprattutto a poter decidere veramente sulle priorità da dare agli investimenti pubblici in città.

L’Amministrazione Comunale ha presentato un progetto, quello di Spina3, su cui la cittadinanza non è stata preventivamente coinvolta; progetto già del tutto deciso nei contenuti e nei tempi e con molte approssimazioni nella definizione dei servizi pubblici, sia rispetto alla loro quantificazione che alla localizzazione e ai tempi di realizzazione.

Infatti, e malgrado numerosi interventi critici e propositivi dei cittadini:

  • non sono stati presi impegni precisi per l’abbattimento delle polveri dei cantieri, tenendo anche presente la prossima demolizione della sopraelevata di corso Mortara. Non è stata nemmeno prevista la costituzione di un comitato di monitoraggio dell’impatto dei lavori, che quotidianamente risponda ai cittadini;
  • non sono state fornite le date certe d’inizio dei lavori delle strutture pubbliche necessarie a chi abitava già la zona e ai nuovi insediati.

Il Comitato Dora/Spina3 insiste nel richiedere che, dopo mesi di priorità data dal Comune agli interessi privati, si mettano oggi in prima fila i bisogni collettivi della popolazione.

In questo senso riteniamo negativo:

  • che l’apertura del poliambulatorio sanitario che servirà entrambe le Circoscrizioni, già prevista presso la ex-Superga per il marzo 2004, sia rimandata ai primi mesi del 2008;
  • che si affidino le esigenze scolastiche ai soli posti qua e là disponibili nelle scuole attualmente esistenti, mentre da tempo c’è necessità in zona di nuove materne ed asili. Non sono state nemmeno raccolte le richieste di anticipare i tempi (fine 2008) dell’unica prevista scuola materna, nel comprensorio Vitali;
  • che non siano stati individuati nuovi impianti sportivi pubblici;
  • che lo stesso Parco, i cui tempi di realizzazione sono molto lunghi e arrivano fino al 2012, appare sempre più come un “parco industriale” se non viene deciso di liberare completamente il corso della Dora dalla tombatura di cemento fatta dalla Fiat;
  • che nessun edificio industriale dismesso sia destinato a centro d’incontro per giovani ed anziani e alla conservazione della memoria storica viva dei quartieri, mentre si decidono altre inutili strutture commerciali presso la ex-Savigliano, senza peraltro prima trovare una soluzione per l’occupazione degli ultimi suoi lavoratori.

Chiediamo dunque all’Amministrazione comunale di anticipare i tempi dei servizi pubblici necessari e di adeguarli ai bisogni reali, ciò che è indispensabile sia a chi da tempo vive in zona, sia a chi è venuto ora ad abitarci.

In questo senso riteniamo fuorviante l’enfasi posta sul nome del nuovo quartiere, quasi si volesse isolarlo dalla comunità dei quartieri storici confinanti.

Il problema vero, oggi, di quest’area di Torino è la progettazione e realizzazione, in tempi contestuali alla costruzione delle nuove case, di servizi pubblici diffusi che consentano davvero a questa trasformazione urbana di migliorare la qualità della vita di tutti i residenti, vecchi e nuovi.

comitato dora/spina3