Comitato Dora/Spina3

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Ancora case in Spina 3. I costruttori saranno contenti. Ma chi rappresenta i cittadini?

Lo scorso 16 febbraio la quinta Circoscrizione ha indetto un’assemblea pubblica in merito alle case che saranno costruite lungo le vie Orvieto, Verolengo e Borgaro, nel cosiddetto comprensorio Vitali.
Una nuova colata di cemento che prevederebbe uffici e 1.500 alloggi in 5 gruppi di edifici (inclusi 7 mini-grattacieli da 14-20 piani).
Queste ulteriori case arrivano in una città dove si valuta ci siano 30.000 alloggi sfitti.

L’esperienza di Spina 3 dimostra che non è sufficiente costruire case e centri commerciali, se i necessari servizi pubblici non ci sono o sono insufficienti.
Il ruolo delle Istituzioni pubbliche dovrebbe essere quello di controbilanciare lo strapotere dei grandi costruttori, privati e cooperative (ognuno dei quali vuol metterci del proprio), inserendo nei progetti i relativi servizi pubblici. Se no, il tutto si riduce ad una pura operazione immobiliare.
Invece la Circoscrizione sembra “non voler disturbare il manovratore”.
In quest’ultimo caso, la preoccupazione sembra esser quella dei parcheggi, problema importante per i tanti che non hanno un garage, ma che da solo non garantisce un ambiente vivibile.

Ricordiamo che in quest’area:
- il Poliambulatorio della ex-Superga è in ritardo di almeno 8 (otto) anni dal primo annuncio d’inizio dei lavori. La scusa che “la colpa è dell’ASL” dimentica che i Direttori ASL sono di nomina politica, per cui ci sono tutti i modi per “tirargli le orecchie”, se non impiegano i fondi già stanziati
- non si è previsto di aumentare i servizi socio-assistenziali e quelli scolastici, dalle elementari in su
- ci vogliono anni per avere perfino le piccole opere pubbliche necessarie. Tanto per fare alcuni esempi: aree verdi come il giardinetto di via Orvieto angolo via Verolengo, mangiato dai cantieri nel 2004 (malgrado le promesse di farlo ritornare come prima, scritte su un cartello a cura della Circoscrizione, non resta oggi che il piazzale dell’albergo), o l’illuminazione della rampa che sale dalla rotonda di corso Mortara all’asilo e alle case (per avere il passaggio pedonale ci son voluti mesi, e una petizione dei residenti). O un po’ di panchine.
L’unica nuova struttura pubblica di Spina 3, la scuola materna-asilo nido programmata per il 2009 nell’area Vitali (e anticipata da alcuni locali sistemati nell’ammezzato di una delle case), è ancora del tutto da costruire, mentre sono già arrivati in Spina 3 più di 10.000 nuovi abitanti e centinaia di bambini.

Nel frattempo sono iniziati gli ennesimi cantieri, quelli per la realizzazione del Parco Dora.
Si continua a non fornire ai cittadini i dati aggiornati delle bonifiche dei terreni ex-industriali inquinati e ci sono cumuli di terra che, col vento, si spande intorno. Il Parco (che tutto sembra, meno che verde) atterra sul nostro territorio senza il previsto coinvolgimento dei residenti, che dovevano poter dare le loro idee per renderlo utile al quartiere e sicuro.

Noi pensiamo che solo la partecipazione dei cittadini aiuti le Istituzioni a farsi carico dei problemi.
Il nostro Comitato opera da 6 anni per raddrizzare socialmente il progetto di Spina 3.
Ora sta raccogliendo le firme su una petizione al Comune per avere una biblioteca/centro d’incontro in Spina 3.

La prossima riunione del Comitato Dora Spina Tre,
martedì 9 marzo alle ore 18, presso il Circolo ARCI di via Giachino 28 E,
sarà interamente dedicata alle nuove case del comprensorio Vitali.
S’invitano i cittadini interessati a partecipare.

Ah ….. l’otto marzo verificheremo sul posto se, come promesso per l’ennesima volta, quello sarà il giorno d’inizio dei lavori del Poliambulatorio.

Torino, febbraio 2010