Comitato Dora/Spina3

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LACUNE AL PARCO DORA

Sono stato all’inaugurazione della parziale apertura del Parco Dora il 4 maggio. Non mi soffermerò sul triste rigore formale dell’allestimento che, specie nell’area Vitali, ricrea emozioni da “Cimitero Parco”, piuttosto mi preme far notare alcune lacune in tema di sicurezza che non occorre essere dei Risk manager per notarle. Innanzitutto le barriere architettoniche sono disseminate ovunque: dalle scale, alla ghiaia, a canaline a raso zigzaganti che simulano ruscelli nei quali è facile cadere in un momento di distrazione. Il tutto senza il beneficio del benché minimo cartello di segnalazione; che si tratti di una passerella senza sbocco, o che passi accanto alla linea elettrica del tram , o della potabilità o meno dell’acqua di cui s’ignora la provenienza, in scorrimento o in caduta nei canali o nelle vasche, senza contare le aree sbalzate dell’area Valdocco, prive di ringhiere o corrimano o alle modeste barriere facilmente superabili per accedere sul tetto del capannone ecc… L’impressione è che molto sia stato fatto per essere guardato da lontano, piuttosto che fruito realmente
Come cornice, gli enormi condomini, che sono stati unanimemente definiti dai relatori al dibattito in circoscrizione il 5 maggio : “ Un’occasione di riqualificazione mancata”.
Quante altre occasioni mancate ci attendono e grazie a chi? Intanto ci sarà da valutare la validità e qualità del tunnel in costruzione fra corso Potenza e Mortara…
Concludendo direi che spesso desiderare qualcosa è meglio che ottenerla, specie quando la realtà è ben lontana dal sogno promesso.