(a cura di Ezio Boero)

Al Comitato Dora Spina Tre e alle Associazioni ambientaliste torinesi

Vi invio una riflessione personale sul rapporto tra Istituzioni torinesi e cittadini che si organizzano in Comitati spontanei

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Negli ultimi anni si è sviluppato in Italia un gran numero di mobilitazioni popolari aventi per tema la difesa, da parte delle comunità locali, del proprio territorio, insidiato dall’impatto di infrastrutture di vario tipo. Mobilitazioni più o meno conosciute che hanno riguardato argomenti i più vari, dall’Alta Velocità agli impianti di trattamento dei rifiuti, dal proliferare di antenne della telefonia mobile ai piani di trasformazione urbana, all’abbattimento di alberi che vivono ancora in città.

M’interessa qui approfondire il tema delle forme di prevenzione e di controllo del conflitto sociale sul territorio torinese messe in campo dall’Amministrazione comunale. Intendo affrontare l’argomento a partire dall’esperienza maturata su alcune questioni urbanistico-ambientali della quinta Circoscrizione.

Voglio chiarire che le considerazioni che svolgo sono ovviamente a titolo personale e non rappresentano le opinioni dei comitati spontanei e delle associazioni di cui faccio parte, all’interno delle cui attività le ho peraltro maturate.

Ezio Boero

aprile 2008

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