Bonifiche di Spina 3. Della seconda fase non ci sono ancora i risultati.
Bonifiche di Spina 3.
Della seconda fase non ci sono ancora i risultati.
E manca la dettagliata informazione pubblica che era stata promessa.
Siamo ormai alla seconda fase delle bonifiche dell’area di Spina 3.
La prima fase aveva affrontato la contaminazione da metalli pesanti riscontrata nei terreni e nelle acque di falda.
Le Istituzioni avevano più volte promesso di informare tutti i residenti dello stato dei successivi lavori di bonifica: il 20 febbraio 2009, ad esempio, il periodico del Consiglio comunale CittAgorà riportava che, nell’incontro del nostro Comitato con la Commissione Ambiente del Comune, l’Assessore, i tecnici e la quinta Circoscrizione “si sono dichiarati disponibili a organizzare incontri periodici con la cittadinanza e a valutare le migliori modalità di comunicazione”.
Ma questo finora non è stato fatto: nei quasi 10 anni in cui il problema è affrontato, l’unica specifica informazione pubblica è stata la conferenza stampa dell’ARPA (l’ Agenzia regionale per la prevenzione e l´ambiente) dell’undici settembre 2008, riportata su alcuni giornali e siti comunali.
Per questo motivo il nostro Comitato ha scritto un’altra lettera a Comune, Provincia e Ministero, il 9 settembre scorso, per avere aggiornamenti in merito alle bonifiche, ed acquisire copia dei documenti ai sensi delle leggi per la trasparenza amministrativa.
Il Comune ha risposto ad inizio ottobre, e il 22 dello stesso mese si è svolto un incontro presso il settore comunale responsabile delle bonifiche.
Alla luce del fatto che sono ormai iniziati i lavori per la sistemazione del Parco Dora e che saranno costruite le ulteriori case lungo via Verolengo, il nostro comitato in questa fase aveva richiesto di poter visionare:
1)le prescrizioni di monitoraggio delle impermeabilizzazioni poste nei vari comprensori di Spina 3 sui terreni destinati a residenze e su quelli destinati a Parco
2)i risultati dei previsti controlli mensili dell’aria con riferimento alla dispersione di polveri dei cantieri del Parco Dora. In particolare le prescrizioni ed i risultati del piano di controllo delle polveri dei cantieri in area Vitali, anche in relazione alla vicinanza di residenze e dell’asilo nido-scuola materna al numero 1 di via Orvieto
3)i previsti campionamenti trimestrali delle acque di falda.
Tutto a ciò a garanzia di un efficace controllo della diffusione delle polveri provenienti dai cantieri aperti, onde assicurare, oggi e in prospettiva, la salute dei cittadini, sia degli abitanti della zona che dei futuri frequentatori del Parco Dora.
Le risposte sono state:
- Impermeabilizzazioni:
Sulla parte di terreni destinata ad abitazioni (in gran parte già realizzate) esiste un “vincolo di non scavo” che risulta nei certificati urbanistici e viene comunicato quando si fa richiesta di un permesso d'intervento per una delle abitazioni situate su tali terreni.
Tale vincolo, che non è mai stato specificato se riguardi tutti i comprensori di Spina 3, non risulterebbe, a nostra conoscenza, esser stato scritto sui contratti di compravendita (né presumibilmente comunicato in altro modo).
Questa mancanza sarebbe da attribuirsi ad una lacuna normativa (in altra occasione era stato detto che l'obbligo di comunicazione era a carico delle imprese venditrici).
Rilevazioni ARPA
- Terreni:
L'Arpa è stata incaricata di prelevare e di analizzare vari campioni, provenienti dai cumuli di terra presenti nei cantieri. Tali cumuli, alcuni attualmente molto visibili in varie parti del quartiere (es: via Borgaro), possono provenire da siti inquinati. Al momento il Comune non è in possesso di alcuna relazione dell'ARPA che attesti i risultati delle analisi su tali campioni di terreno.
- Aria:
Al momento non ci sono ancora dati sul monitoraggio delle polveri dei cantieri di corso Mortara e di quelli del Parco (del cui inizio, con relativi cumuli di terreno, al settore comunale non erano al corrente). I controlli dell'aria (PTS - polveri totali sospese - e PM10 - particelle presenti nell'atmosfera -) non vengono effettuati con regolarità e sicuramente non alla prevista cadenza mensile. La centralina utilizzata dall'Arpa per il rilevamento della direzione dei venti prevalenti è quella di via della Consolata. La popolazione più esposta alle polveri provenienti dai cumuli di terreno dei cantieri, è quella di Nord Est, in particolare quella che abita su via Verolengo o nei pressi.
Entro ottobre decideranno dove posizionare le centraline di controllo per il cantiere del sottopasso di Corso Mortara. Dato l'inquinamento rilevato a suo tempo nei terreni, i vari cantieri dovrebbero procedere nei lavori attenendosi a particolari procedure di attenzione. L'unico organismo incaricato al controllo di tali procedure, a quanto pare, è il Corpo dei Vigili Urbani.
- Acqua:
i rilevamenti dell'acqua (trimestrali) sono stati fatti ed attestano che la presenza di cromo esavalente nella Dora è in costante diminuzione. La nostra successiva analisi dei documenti reperiti in Comune ha permesso di verificare che i campioni d’acqua prelevati in falda, nell’autunno 2008, da una dozzina di pozzi scavati in zona presentavano ancora alcuni valori di metalli pesanti superiori ai limiti di legge. In alcuni casi anche di valori di cromo esavalente superiori a quanto consentito dalla legge. Comunque tali rilevamenti e i conseguenti risultati sono da rifare poiché nel frattempo è cambiata la normativa. Il monitoraggio della falda durerà due anni dal termine della bonifica.
Per quanto riguarda il terreno di via Orvieto angolo corso Mortara che il Comune mette in vendita, esso cambia destinazione d'uso da commerciale-industriale ad abitativo. Per cui, nella delibera comunale che lo cita, si ricorda che si rende necessaria un’apposita bonifica. Bonifica che noi pensavamo, essendo vicino alle case e comunque non recintato, fosse già stata fatta.
- Parco:
Nell’area Michelin del Parco è previsto un intervento di Phytoremediation (drenaggio dei terreni inquinati con piante, via via asportate) che verrà sperimentato per tre anni. I risultati diranno se sarà efficace o meno. Il monitoraggio avverrà a cadenza semestrale per ulteriori due anni.
L’ARPA aveva dichiarato, a suo tempo, che il permanere di contaminazione in falda non costituisce rischio per la popolazione. E che la messa in sicurezza dei luoghi era adeguata alla normativa vigente.
Il nostro Comitato continua però a ritenere indispensabile un’informazione diffusa ai residenti dei dati via via riscontrati nelle acque, nell’aria e nei terreni (magari utilizzando le sedi della quarta e della quinta Circoscrizione come “bacheca delle bonifiche”).
Così come è necessario sia effettivamente tenuto sotto controllo l’impatto dei cantieri ed attivati i previsti controlli, a tutela dei residenti della zona. Residenti che hanno già patito per anni la compresenza di tanti lavori in corso, raramente controllati dal punto di vista delle emissioni delle polveri.
Per questo chiederemo nuovamente alle Istituzioni, e principalmente al Comune (visto anche che la legge assegna al Sindaco della Città, come eletto dai cittadini ed ufficiale di governo, una responsabilità in materia di tutela ambientale e della salute), di informare adeguatamente i residenti.
Ciò che finora non è stato fatto.
Tutto ciò per avere l’assoluta certezza che dalla giusta norma “chi inquina paga” non si passi ad una situazione in cui “paga” chi è vicino all’inquinamento.
Torino, 3 novembre 2009
COMITATO DORA SPINA TRE