Petizione al Comune di Torino per un luogo culturale in Spina 3 con biblioteca e centro d’incontro per giovani ed anziani
DOCUMENTO PRESENTATO NEL CORSO DELLA CONFERENZA STAMPA PRESSO IL COMUNE DI TORINO DEL 9.6.2010
Il Comitato Dora Spina Tre ha promosso una petizione al Comune di Torino per la realizzazione di una biblioteca all’interno di Spina 3. Che sia utilizzabile anche come centro d’incontro per giovani ed anziani.
Perché questa esigenza?
Negli anni passati, entrambe le Circoscrizioni di riferimento di Spina 3 avevano rilevato la necessità di questa struttura.
La quarta Circoscrizione, ad esempio, l’unica della città che non dispone di una biblioteca vera e propria, aveva approvato la delibera del 28.5.2005 che prevedeva una biblioteca, uno spazio anziani ed una casa delle associazioni. Il bilancio triennale delle opere pubbliche prevedeva l'apertura del cantiere (allora previsto in via Carrera) per il 2006. Il progetto risulta abbandonato.
Questa struttura è oggi ancor più necessaria, sia ai 10.000 e oltre nuovi residenti di Spina 3 che alle migliaia di cittadini che già abitavano nei dintorni delle fabbriche dimesse su questo territorio.
Una nuova struttura culturale avrebbe anche un importante ruolo d’aggregazione di qualità, nonché d’identificazione col proprio quartiere.
Un tale progetto affermerebbe inoltre a Torino una politica culturale, non di grandi e costosi eventi, ma diffusa sul territorio e disponibile quotidianamente a tutti, anche nell’ottica di promuovere una produzione culturale dal basso.
Qual è la situazione attuale?
Le strutture esistenti sono o lontane o scomode o insufficienti. Soprattutto per alcune fasce d’età.
I centri d’incontro più vicini sono ubicati in piazzale Umbria, in quarta Circoscrizione, e in via Ponderano, in Quinta.
Utili e utilizzati principalmente dagli anziani. Ma insufficienti ad accogliere i tanti nuovi residenti.
L’ex-Cartiera San Cesareo di via Fossano 8, recentemente inaugurata con attività per giovani gestite da varie associazioni, è aperta solo parzialmente al pubblico.
La biblioteca più vicina a Spina 3 è quella di lungo Dora Agrigento 94, aldilà della ferrovia per Milano.
All’interno delle Circoscrizioni interessate a Spina 3, l’unica biblioteca è in corso Cincinnato 115, a Lucento.
Non si può considerare funzionale allo scopo, il Punto prestito libri di via Saccarelli 18, a causa degli orari limitati e degli spazi insufficienti. In effetti, come si legge dal sito comunale, “è stato inaugurato il 26 settembre 2001, come prima risposta all'esigenza manifestata dai cittadini di una sede di pubblica lettura, in attesa della biblioteca vera e propria”.
Quali, secondo noi, le possibilità realizzative.
Riteniamo importante che la struttura sia realizzata in un unico edificio, dotato d’idonei locali di lettura, d’aggregazione, e per attività di sperimentazione culturale, e quindi favorire un incontro tra le varie generazioni e le varie iniziative.
Esistono comunque, in zona, vari siti che potrebbero essere utilizzati, sia nel caso di sede unica che di vari luoghi d’aggregazione distribuiti sul territorio.
Le indicazioni che forniamo sui luoghi possibili per la realizzazione dell’iniziativa necessitano ovviamente sia di una verifica delle proprietà dei siti, che dell’effettiva disponibilità degli stessi (riteniamo comunque che, se si manifesta una volontà politica, eventuali ostacoli possono essere superati):
- l’ex spaccio del tappetificio Paracchi di via Pianezza angolo via Pessinetto, di cui s’era ipotizzato l’uso come centro civico, oggi è in stato di forte degrado.
- l’edificio superstite di via Nole, destinato dal progetto del Parco ad una funzione, quella di hortus conclusus, non rappresentativa dei bisogni dei residenti e di prevedibile breve durata.
- un certo numero di locali che risulterebbero disponibili nei vari comprensori in cui è divisa Spina 3, di cui il più significativo, a nostro parere, è quello affacciato sulla rotonda di corso Mortara, attualmente in vendita dopo l’utilizzo come sede dell’iniziativa “dal cucchiaio alla città”.
- alcuni locali recuperabili in strutture di zona, come l’Environment Park e il Museo A come Ambiente, ideali per una frequentazione effettiva da parte dei residenti.
Torino, 9 giugno 2010